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Fondi Ue, il ministro Trigilia incontra Crocetta: ' Bisogna cambiare ed essere più incisivi nella spesa'

trigilia sui fondi europeiPALERMO, 8 LUGLIO 2013 - "Non vogliamo pagare per gli errori di Lombardo". Lo ha detto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, incontrando il ministro per la Coesione territoriale, il siciliano Carlo Trigilia, arrivato a Palazzo d'Orleans per fare il punto con il governatore sulla spesa dei Fondi europei.


"Entro il 31 luglio - ha aggiunto Crocetta - sapremo ciò che impegneremo della vecchia programmazione e cosa rimoduleremo: l'obiettivo è' di non tornare indietro nemmeno un centesimo".

Da domani, infatti, un gruppo di lavoro misto, composto da rappresentanti della Regione e del Governo, comincerà un'attività di verifica con cui dovranno essere calcolate le risorse che possono essere impegnate e quelle che dovranno essere rimodulate, per evitare il rischio di disimpegno dei fondi.

"Bisogna cambiare, non è possibile utilizzare questi fondi come è stato fatto fino ad ora. Credo – ha detto però il ministro Trigilia - che bisognerebbe fare meno cose e farle meglio. Anche rispetto ad altri Paesi noi, purtroppo, tendiamo a concentrarci su molte misure, ma data la debolezza delle nostre istituzioni questo indebolisce ulteriormente la capacità di ottenere gli effetti desiderati".

La Sicilia è stata al centro della lente d'ingrandimento del Comitato di sorveglianza sulla spesa dei Fondi Ue, in quanto è ancora molto bassa, nonostante la programmazione del Governo regionale, la spesa dei finanziamenti europei. "C'è anche un problema - ha sottolineato - sulla capacita di indirizzo e di organicità complessiva all'uso di questi fondi. Questo è una tema importante, siamo ormai alla scadenza del vecchio ciclo, dobbiamo assolutamente fare di tutto perchè le disfunzioni del passato non si ripresentino più".

"La Sicilia in questi sei mesi si è messa a posto – ha affermato Crocetta – e non accetteremo che fondi destinati all'Isola vengano sottratti come si è fatto in passato con i fondi Fas, perchè non vogliamo pagare gli errori di Lombardo. Noi siamo da sei mesi qui e abbiamo già ricevuto i complimenti dal ministro Barca per come abbiamo impostato la nuova programmazione. Abbiamo un programma di spesa ben preciso e questo non si era mai fatto in Sicilia".

Ma secondo il ministro Trigilia il problema sulla spesa dei fondi europei non riguarda soltanto la Regione siciliana. "Certamente i finanziamenti – ha concluso – dovrebbero essere utilizzati meglio ma questo non è un problema solo siciliano, riguarda più in generale il Paese e le regioni. Nei prossimi mesi, in previsione del nuovo ciclo, faremo di tutto per cercare di migliorare l'efficienza e l'efficacia nell'uso di questi soldi".

"Il patto di stablità è sicuramente una gabbia che ha stretto l'azione delle Regioni e degli enti locali. Credo - ha proseguito Trigilia - che la recente decisione della commissione di sottrarre il cofinanziamento nazionale dei fondi europei dal computo del parametro di deficit-pil, sarà una misura che aiuterà a modificare il patto di stabilità e di superare la contraddizione di, da un lato, dire alle regioni di accelerare sulla spesa, e dall'altro di non rompere il patto"

"Gli assessori che non sapranno spendere i fondi comunitari e che non daranno attuazione piena al programma di governo - annuncia Giuseppe Picciolo, capogruppo dei "Democratici riformisti per la Sicilia" all'Assemblea regionale siciliana - a settembre verranno sostituiti nel rimpasto che sarà operato dal presidente Rosario Crocetta. C'è l'intesa della maggioranza per proseguire fino a settembre con questa compagine di governo, poi tutto verrà messo in discussione sulla base dei risultati raggiunti. C'è un cronoprogramma chiaro, sul quale verranno anche sanzionati i dirigenti generali".

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