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Montagna, trekking: i consigli del Corpo Forestale per escursioni in sicurezza

TREKKINGIn montagna, quest’anno, con lo zaino più pesante. Gli scenari di cambiamento repentino del tempo, che in montagna oscilla tra caldo, freddo, pioggia, sole e temporali, consiglia a tutti gli appassionati di escursioni di essere ben attrezzati. “Quando si fa un’uscita in montagna bisogna sempre essere attenti: non si corre, si cammina lentamente facendo tutto con molta serenità e tranquillità, per evitare ogni possibile rischio in termini di sicurezza“, avverte Vincenzo Romeo, responsabile del servizio www.Meteomont.org della Forestale. “Ci sono alcuni accorgimenti di sicurezza a cui bisogna fare riferimento prima di ogni uscita – spiega Romeo all’Adnkronos – in montagna e in generale in campo aperto, basta rispettare qualche piccola ma essenziale regola di comportamento per godersi in sicurezza una gita nella natura“. Opportuno prepararsi adeguatamente, acquisendo prima di partire tutta una serie di informazioni fondamentali perchè “rispettare la natura e la montagna significa viverla con
le conoscenze e le informazioni giuste, così da avere una corretta chiave di lettura dell’ambiente che ci circonda, a partire dai preparativi del giorno prima per poi proseguire lungo l’itinerario scelto“, in modo da “non avere sorprese, non correre rischi, non creare problemi all’ambiente“. “In Italia – continua Romeo – non c’è ancora un’adeguata cultura della prevenzione degli incidenti in montagna. Ecco perche’ la Forestale e’ a disposizione di chiunque decida di fare una escursione o semplicemente una gita in montagna, per dare tutte le informazioni necessarie per vivere l’ambiente in sicurezza, in inverno come d’estate“. 
Fondamentale, sottolinea la Forestale, conoscere, prima di arrivare sul posto “l’ambiente, la flora e la fauna, i rischi, le condizioni meteo e il comportamento da adottare. Non affrontare mai la montagna con le scarpe da ginnastica, ma con lo scarponcino alto per evitare di scivolare e provocarsi delle distorsioni“, consiglia, Vincenzo Romeo. Tra le irregolarità più sanzionate, “la raccolta dei funghi eccedenti alla misura consentita, il parcheggio delle auto sui prati, la percorrenza delle strade non autorizzate“. Proprio per aiutare a comprendere le regole di comportamento e quindi evitare le sanzioni e i pericoli, la Forestale ha realizzato una sorta di decalogo con consigli utili. Ad esempio, proprio per le condizioni climatiche che in montagna cambiano repentinamente, è il caso di tenere presente un rifugio da utilizzare in caso di temporale per poi aspettare che il tempo si calmi. Consigliabile poi evitare di passare vicino agli specchi d’acqua (canaloni, impluvi, zone di scorrimento d’acqua) e non sostare nelle vicinanze dei torrenti che potrebbero ingrossarsi rapidamente e diventare pericolosi. Non accendere assolutamente fuochi all’interno dei rifugi, chiudere porte e finestre, staccare ed evitare contatti eventuali collegamenti metallici con l’esterno (antenna tv, apparati elettrici, cavi telefonici), evitare la doccia ed il contatto con rubinetti d’acqua. In caso di piogge e temporali in montagna, è bene poi fare attenzione ai percorsi resi scivolosi dalla pioggia, specie in presenza di roccia, fogliame e guardarsi dai corsi d’acqua che, se in piena, possono essere di difficile attraversamento. Liberarsi di oggetti metallici, anche se di piccole dimensioni (ganci, cinghiette, catenine, etc.), evitando il contatto diretto, spegnere completamente il cellulare. Non transitare o sostare sotto alberi o pali isolati, lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra ponti o passerelle. Anche se coperti da rocce o tettoie, evitare di trovarsi a contatto con zone di scorrimento di acqua, anche se in forma di piccoli rigagnoli, isolarsi dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione: zaino, sacco a pelo, corda (se asciutti). La corrente sviluppata da un fulmine, ricorda la Forestale, può provocare la morte per arresto respiratorio o cardiaco, scottature, bruciature della pelle e contrazioni involontarie e brusche dei muscoli che possono provocare anche fratture ossee. L’80% delle persone vittime di fulminazione sopravvive, la respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco possono salvare la vita.



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