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Incendi boschivi Chi viola le norme avrà pene severe

La Regione ha comunicato, fino al prossimo 30 settembre, l’attivazione della fase di attenzione per il rischio di incendi boschivi. In questo periodo sono così vietate “tutte le azioni che possono anche solo determinare l'innesco d'incendio”.
Lo spiega il vicesindaco Menani. Sarà così vietato a chiunque anche a Sassuolo di “accendere fuochi all’aperto nelle aree forestali, nei terreni saldi o pascolivi, a distanza minore di 200 metri dai loro margini esterni”.

Le regole forestali prevedono tra l’altro (le norme sono numerose) che il fuoco anche quando consentito “deve essere, comunque, sempre custodito; coloro che lo accendono sono personalmente responsabili di tutti i danni che da esso possono derivare”. Bruciare le “stoppie” delle colture agrarie e della vegetazione erbacea infestante «è vietato a meno di 200 metri dalle aree forestali, dai terreni saldi». Nelle aree forestali «è sempre vietato accendere i fuochi»
L’articolo 24 del Regolamento Comunale di Polizia Urbana, però, è più restrittivo in materia, in quanto fa divieto di “bruciare materiali di qualsiasi tipo o accendere fuochi nel territorio comunale compresi fuochi liberi a sterpaglie, siepi, erbe degli argini di fossi, scarpate nonché materiali di varia natura presenti nei cantieri edili”.
«Ogni anno - afferma il vicesindaco, che ha la delega alla Protezione Civile - assistiamo ad incendi che non solo distruggono ettari di terreno ma mettono a rischio l'incolumità di persone, animali e abitazioni. Invito tutti i cittadini ad attenersi alle disposizioni che sono state redatte proprio per evitare che, da una sbadataggine o da un gesto ritenuto innocuo, possano scaturire problemi ben più gravi e seri. In particolare mi rivolgo ai proprietari di terreni dismessi».



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