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«I forestali piangono Pizzuto

La Sicilia

Nicosia. Il 42enne morto nello spegnimento di un incendio sarà il simbolo della lotta dei precprint

Nicosia. Afflizione e profondo cordoglio ha destato la morte del 42enne bracciante Francesco Pizzuto, soprattutto tra i forestali che costantemente e quotidianamente si occupano della difficile, quanto pericolosa, lotta contro gli incendi boschivi.
Francesco Pizzuto che è morto durante le attività di spegnimento di un rogo divampato a Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo. Al dolore della famiglia si sono associati, tra i tanti, anche i forestali stagionali iscritti al "Sifus" (sindacato forestali uniti per la stabilizzazione).

«Il grave lutto determinatosi a Castronovo di Sicilia, dimostra ancora una volta - ha dichiarato il segretario provinciale del Sifus, Michele La Porta - la funzione fondamentale dei Vigili del Fuoco, del corpo forestale, delle forze operative stagionali che assolvono il compito non solo di tutelare il territorio in periodi, come l'attuale, ad alto rischio incendi, ma anche quello di salvaguardare l'incolumità degli abitanti nei frangenti di grave pericolo. Tali valutazioni, evidenziano la necessità di rendere efficace la programmazione finalizzata alla tutela delle aree verdi, forestali, dei parchi urbani e periurbani, nel mantenimento degli equilibri naturali fondamentali del territorio e quindi della nostra vita. In questo senso la Regione Siciliana che gestisce il comparto - continua il dirigente sindacalista - ha grandissime responsabilità nella programmazione degli interventi. Il cuore dei provvedimenti non può non coincidere in un quadro di legge adeguata alla stabilizzazione di tutti i braccianti forestali, ai quali, al contrario degli attacchi e delle derisioni scagliate da politici, va fatto un plauso per il loro quotidiano compito a difesa del vasto patrimonio boschivo della Sicilia».
Un esempio di abnegazione al proprio compito, quello del compianto Francesco Pizzuto, che desta innanzitutto una commossa ammirazione da parte dei colleghi e di tutte le persone a conoscenza della sua personale tragedia: quella di un siciliano che ha pagato con la vita bruciata il suo impegno di servizio.
«La lotta per la stabilizzazione - termina di dire il segretario del Sifus, La Porta - è l'unico modo adesso per onorare e piangere questo grande eroe forestale; il resto, non sono altro che chiacchiere occasionali che si fanno in queste gravi circostanze».

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