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Incendi, rimane l'allerta in Sicilia agricoltori salvati dai carabinieri


Nel nisseno i carabinieri salvano alcuni agricoltori. Germanà del Pdl presenta interrogazione al governo. Realacci (Pd): "Verificare che dietro l'escalation non ci siano interessi speculativi o legati alla gestione degli stagionali". Legambiente: "Colpa della mancanza di prevenzione"


L'allerta incendi in Sicilia rimane alta, anche se l'emergenza sta gradualmente rientrando dopo i devastanti roghi dei giorni scorsi che hanno interessato la regione. Questa mattina l'episodio che ha creato maggior apprensione si è verificato in provincia di Caltanissetta, dove è andata a fuoco un'area piena di sterpaglie nelle campagne del comune di Acquaviva Platani. L'incendio si è esteso fino a lambire alcune abitazioni, e gli agricoltori che abitano la zona sono stati salvati dai carabinieri della compagnia di Caltanissetta. Le fiamme sono state domate successivamente dagli uomini della Forestale. Ieri sull'isola sono divampati 9 incendi, 5 nella sola provincia di Messina 

Intanto il deputato del Pdl Nino Germanà ha presentato oggi un'interrogazione per chiedere al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dell'Interno, quali sono i provvedimenti in atto presi del governo per fronteggiare la crisi incendi, che ogni anno attanaglia la Sicilia, chiedendo inoltre di avviare un'intensiva attività di controllo del territorio con l'aumento degli uomini e dei mezzi, per scongiurare ulteriori roghi e soprattutto per non mettere a rischio la salute dei cittadini.

Sulla questione è intervenuto anche Ermete Realacci del Pd: "Bisogna verificare - ha detto il parlamentare - che dietro l'escalation degli incendi non ci siano interessi speculativi o, come potrebbe accadere in alcune Regioni tra le quali la Sicilia, interessi legati alla gestione degli stagionali forestali e all'industria dell'antincendio. In ogni caso - ha concluso realacci - è urgente rafforzare i sistemi di vigilanza e presidio del territorio. E per Gianfranco Zanna, direttore regionale Legambiente Sicilia, "il colpevole vero è da cercarsi nell'assenza di prevenzione".

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