Momenti di panico hanno popolato i week-end di molti, siciliani e non, che la scorsa settimana hanno scelto il trapanese come meta per godersi un po’ di meritato relax. Alcuni dei luoghi più belli della Sicilia, come la Riserva dello Zingaro, Scopello e Macari  sono stati letteralmente avvolti dalle fiamme.

Oltre agli evidenti danni all’ambiente, c’è anche chi è stato costretto dalle fiamme ad interrompere le vacanze e tornare a casa. È il caso di Alessandro Brusca, 30enne palermitano, che si trovava a Macari, ospite, insieme con la sua ragazza, di un bed&breakfast della zona. “Quando siamo arrivati a Macari domenica, intorno alle 19.30, la montagna aveva già preso fuoco, ma non ci siamo preoccupati più di tanto e siamo andati a cenare a Trapani”, racconta. “Al nostro ritorno, poco dopo mezzanotte – aggiunge Alessandro – l’incendio aveva inghiottito tutta la montagna. Abbiamo visto carabinieri e uomini della forestale. Al bed&breakfast ci hanno chiesto di spostare l’auto, ma la mia ragazza era terrorizzata e ho ritenuto opportuno andare via”.
Vacanze compromesse quindi, ma non è finita qui. “Al momento di pagare, ci hanno detto che non dovevamo nulla, visto che non siamo rimasti nemmeno per una notte, poi sono stato ricontattato e mi è stato chiesto di effettuare un bonifico per coprire comunque il costo del soggiorno”.