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Basterebbero i 600 milioni accantonati !

Palermo. Dopo l'allarme lanciato da Crocetta sulla tenuta dei conti della Regione, il presidente della commissione Bilancio dell'Ars, Dina, ha disposto la convocazione urgente, per domani alle 15, del governatore e dell'assessore all'Economia, Bianchi, «per avviare una verifica del progetto di bilancio già depositato e sulle azioni da intraprendere».
Dina, nel convocare i due esponenti del governo regionale, ha rilevato «alcune delle principali problematiche connesse con i documenti contabili per il 2013 all'esame della commissione» da lui presieduta.
Secondo Dina, «in primo luogo, risulta necessario operare accantonamenti sulle entrate per un importo pari a circa 900 milioni, quale contributo della Regione al processo di risanamento delle finanze pubbliche statali. A ciò si aggiunge che, per assicurare il necessario sostegno a tutti i principali settori di intervento regionale, occorre reperire risorse finanziarie aggiuntive rispetto al bilancio attualmente presentato per un importo compreso tra 800 milioni e un miliardo di euro, compito non semplice in relazione al contesto politico ed istituzionale nazionale».
Il presidente della commissione Bilancio, inoltre, ha rilevato che «gli stanziamenti attualmente previsti dal bilancio 2013 nei settori degli enti locali, dei forestali, della meccanizzazione agricola, della ricerca in agricoltura, del trasporto pubblico locale e del precariato sono fortemente sottostimati rispetto alle effettive esigenze dei soggetti istituzionali e degli operatori interessati. Più in generale, nel bilancio 2013 il governo ha ridotto tutti gli stanziamenti dei capitoli soggetti al Patto di stabilità del 22%, rispetto agli impegni di competenza del 2011, un taglio orizzontale che risulta in molti casi insostenibile».
«Nonostante - continua la nota - l'iscrizione di circa 137 milioni sui fondi globali di parte corrente da destinare alle nuove iniziative legislative, la dotazione degli stessi risulta praticamente azzerata dopo che le proroghe dei contratti a tempo determinato per i primi quattro mesi dell'anno sono state effettuate a valere su tali fondi. Ciò determina, in assenza di un intervento correttivo, l'impossibilità, da parte dell'Assemblea, di trovare copertura finanziaria ai nuovi disegni di legge che comportino spesa. Sul versante delle entrate, occorre poi sottolineare che il governo ha iscritto un importo di 92 milioni di euro sul capitolo relativo alla valorizzazione del patrimonio immobiliare, a fronte di un accertato 2011 pari a soli 1,5 milioni di euro, il che potrebbe determinare una nuova impugnativa di tale voce da parte del Commissario dello Stato, come già avvenuto per il bilancio dello scorso anno. A rischio di impugnativa risulta anche l'iscrizione di 40 milioni di euro quale ricorso al mercato finanziario per il 2013, in quanto non risultano adeguatamente dettagliate le tipologie di spese per investimenti da correlare a tale nuovo indebitamento. Manca nel bilancio presentato dal governo all'Assemblea, anche la nota informativa sugli oneri e gli impegni finanziari derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati, che la Corte Costituzionale, nella sentenza n. 70/2012, ritiene necessaria a salvaguardia degli equilibri di bilancio ex articolo 81, quarto comma, Costituzione, in connessione con il superiore principio di coordinamento della finanza pubblica».
Negli uffici dell'assessorato all'Economia si lavora alacremente per trovare le necessarie coperture finanziarie. Una boccata d'ossigeno potrebbe arrivare dal governo nazionale con il trasferimento dei seicento milioni di euro accantonati.La Sicilia

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