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No Muos, giornata ad alta tensione:


muosAncora una giornata ad alta tensione in contrada Ulmo a Niscemi, dove i manifestanti del presidio permanente No Muos riferiscono di essere stati aggrediti fisicamente da alcuni poliziotti. I fatti si sono svolti intorno alle 11.30.
Da qualche mese, tutti i mezzi in entrata al Muos vengono scortati dalle forze dell’ordine. Stamane davanti i cancelli è arrivata un’autobotte di gasolio che avrebbe dovuto rifornire la base militare americana. I manifestanti hanno cercato di impedirne l’avvicinamento ed in pochi secondi i poliziotti sono intervenuti con metodi che gli attivisti del presidio definiscono “brutali”.
Racconta l’episodio Desirée: “Hanno iniziato ad urlarci che stavamo compiendo un reato e ci hanno accerchiato sia da dietro che davanti. Hanno strattonato diversi manifestanti, comprese le mamme del presidio. Non avevamo possibilità di movimento”.
Un ragazzo è stato colpito con calci e pugni allo stomaco.Dopo una crisi di vomito, ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari che hanno eseguito gli accertamenti medici scongiurando la presenza di lesioni interne.
“Non è la prima volta che accade. Loro (i poliziotti, ndr) usano sempre la stessa tecnica – riferisce l’attivista Andrea D’Alessandro -. La nostra è resistenza pacifica e passiva. Che c’entrano le botte? Devono capire che non molleremo, non ce ne andremo da qui, anche a costo di venire picchiati”.
Intanto i numerosi comitati No Muos si preparano alla grande manifestazione nazionale che si terrà il 30 marzo. Il numero telefonico del presidio permanente di contrada Ulmo squilla continuamente: migliaia le persone e le associazioni, dal Veneto alla Sardegna, passando per il centro-Italia e il nord-est, che contattano gli attivisti per manifestare la propria solidarietà e confermare che giorno 30 ci saranno.
“L’Italia si sta svegliando – conclude Andrea D’Alessandro -, sempre più gente sta capendo che il Muos è una mostruosità”

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