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Forestali sul piede di guerra


NULVI. Si è riunita nei giorni scorsi a Nulvi la commissione tecnico-giuridico-politica del CglFras, il coordinamento generale dei lavoratori forestali della Regione che ha voluto incontrare i lavoratori dei cantieri di Nulvi e dei Comuni limitrofi. Il segretario Mario Posadinu ha espresso un cauto apprezzamento per l’atto formale della Giunta regionale rappresentato dal Ddl proposto sull’Ente Foreste in quanto, pur intravedendo una concreta apertura da parte del ceto politico, la stessa risulta essere ancora modesta in rapporto a quanto richiesto da circa 2.000 lavoratori forestali. Il Ddl di riordino che è stato ottenuto perché il coordinamento ha promosso fra tutti i dipendenti dell’Ente Foreste una consultazione tradottasi poi in una raccolta di firme, con lo scopo di sollecitare l’applicazione del contratto pubblico di lavoro di natura privatistica. «La prima consegna di 1.986 firme alle più alte autorità regionali – ha spiegato Mario Posadinu – avvenuta il 17 luglio scorso, ha indotto l’assessorato regionale al Personale a redigere una proposta di riforma anche alla luce della disarmante anomalia dell’illegittima e parziale applicazione di un contratto privato di diritto privato anziché privatistico di diritto pubblico». Il coordinamento ha messo in evidenza inoltre «le scarse proposte migliorative avanzate dalla “casta sindacale” che, facendo terrorismo psicologico e per non perdere assurdi privilegi, si è arroccata sulla posizione della legittima applicazione del contratto privato e non privatistico in un ente pubblico non economico nonostante la Corte di Cassazione abbia dichiarato che l’articolo 8 del contratto collettivo nazionale di lavoro, non possa essere applicato perché nel pubblico impiego l’avanzamento della stessa può avvenire solo per concorso. Il coordinamento si riunirà sabato 23 marzo ad Abbasanta (alle 9,30 nei locali dell’oratorio parrocchiale in via Vittorio Emanuele) per analizzare ed elaborare insieme a tutti i lavoratori proposte di miglioramento del ddl.

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