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Messina: sui Peloritani un paradiso ambientale


Finanziato un centro di educazione ambientale in un vivaio mediterraneo, la casa delle farfalle e delle libellule una guida  multimediale e tante altre soprese per conoscere l’Habitat naturale dei Monti Peloritani.
L’azienda Foreste Demaniale con il suo Dirigente “vulcanico” arch. Giuseppe Aveni è riuscito ancora una volta a portare in porto un altro importante progetto, frutto di lungo lavoro innovativo all’interno dell’Ente Regionale.
L’azienda UPA di Messina infatti è stata ammessa a finanziamento in via definitiva, per l’importo di 500 mila euro per realizzare la sede didattica ideale per la conoscenza del grande patrimonio naturalistico messinese.  Il progetto è stato pensato e redatto dall’Arch. Giuseppe Aveni  nell’ambito del PSR Sicilia 2007/2013, ai sensi della Misura 313 – Incentivazione di attività turistiche Azione A “Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerari rurali”, Azione B “Servizi per la fruizione degli itinerari rurali”.
Questo progetto, innovativo, si inserisce nell’ambito di una più vasta operazione di valorizzazione e riqualificazione ambientale di alcune zone caratteristiche del Demanio Regionale dell’Azienda Foreste di Messina  , di indiscussa bellezza e di inestimabile valore rurale-culturale-paesaggistico, aggiungendosi ai percorsi naturalistici già in essere.
Stretto WebIl Dirigente Regionale arch. Giuseppe Aveni interpellato dalla nostra Redazione ha così commentato  il progetto finanziato: “l’Azienda Demaniale di Messina è stata fin dal mio insediamento  un esempio di fare sistema “virtuoso istituzionale” sia con altri Enti Regionali locali  e sia con associazioni ambientalistiche che collaborano ed offrono e mettono la loro esperienza a disposizione della collettività senza nulla  apretendere. Grazie anche a queste collaborazioni si sono aperti degli scenari di programmazione mirati e condivise dal superiore Dipartimento Regionale e dai vari Assessori che si sono succeduti che hanno portato fiducia per questa grande mole di attività progettuale che ci ha visti  protagonisti e pionieri sia nelle scelte e sia nella fattibilità. C’è da dire che l’occasione offerta dai fondi PSR non si può sottovalutare, anzi si deve prendere a volo,  se si vuole procacciare fondi per i lavoratori forestali della fasce occupazionali di garanzia. Mi riferisco agli operai dell’azienda (gg. 151, 101, e 78) che vista la carenza di fondi del bilancio regionale devono trovare fonte vitale di sostentamento da questi finanziamenti, europei, per essere mantenuti in servizio attivo finalizzato alla salvaguardia e mantenimento dell’ambiente naturale protetto. Pertanto la soddisfazione è doppia se riusciamo a difendere e far conoscere con la didattica l’ambiente e dare lavoro agli operai forestali. Grazie”.

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