Forestali - Giù le mani dai fondi, la Fai Cisl avverte Caldoro
L’allarme è lanciato da Carmine Santese, segretario regionale della Fai Cisl dopo l’avvenuto accreditamento dei venti milioni di euro dalla regione Campania agli enti delegati.
«Sarebbe inaccettabile che dopo tanti mesi di attesa, i lavoratori venissero beffati con operazioni che potrebbero essere realizzate, le voci sono giunte anche a napoli - aggiunge Santese - ed il nostro dovere è vigilare».
Il rappresentante sindacale agita un altro sospetto, per il quale ieri mattina si è affrettato ad inviare una nota, sottoscritta anche dal segretario generale, Lina Lucci, direttamente al presidente Stefano Caldoroaffinché intervenga subito per bloccare l’insano proposito relativo al rischio licenziamento per gli operai.
«Caldoro deve intervenire perché alcuni amministratori starebbero iniziando a dire che i loro enti non hanno più la delega sulla forestazione e che, mancando i fondi per l’anno 2013, saranno costretti a licenziare i lavoratori. Tutto questo è falso, i soldi ci sono, abbiamo lottato come sindacati per mesi affinché si creasse un fututo al settore e a nessuno potrà essere permesso di fare operazioni diverse. Noi diciamo in maniera molto ferma che se dovessero iniziare a fare così, li andremo a prendere con i forconi. Adesso basta, i lavoratori non possono essere merce per i giochini della politica».
Intanto, dopo le protesta dei dipendenti della comunità montana dell’Ufita, anche i colleghi della Terminio Cervialto hanno intenzione di scendere nuovamente in campo perché sono allo stremo. Una operaia, di cui omettiamo il nome, tra le lacrime afferma: «Per comprare il pane sono stata costretta a vendermi per poco di oro che avevo in casa, ma dopo diciannove mesi senza stipendio non riesco più a reggere, mio marito non lavora ed ho tre figli. Ditemi voi come posso andare avanti».
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