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Formazione, sugli extrabudget è guerra Gli enti diffidano la Regione


Nei piani formativi regionali fra il 2005 e il 2010 hanno ottenuto somme extrabudget rispetto ai progetti finanziati nei vari Prof,i piani dell’offerta della formazione professionale in Sicilia. Adesso la Regione ne pretende la restituzione. Il dirigente generale del Dipartimento della Formazione professionale, Anna Rosa Corsello, infatti, ha disposto la richiesta di restituzione dei fondi concessi dalla stessa amministrazione regionale e in caso di diniego da parte degli enti gestori, ha stabilito il prelievo coatto delle somme dai versamenti in corso a valere sull’Avviso 20, ovvero le somme del Fondo sociale europeo.
Crocetta-ScilabraSui fondi extrabudget, si era espressa la Corte dei Conti che aveva condannato per danno erariale l’ex assessore alla formazione Mario Centorrino, il suo ex dirigente generaleGesualdo Campo e altri funzionari del servizio di tesoreria e dello stesso dipartimento della formazione, Maria Verde, Marcello Maisano e Caterina Fiorino. Per la stessa pratica di finanziamenti integrativi a copertura dei costi di gestione dei corsi di formazione professionale, per il Prof 2007 erano stati condannati l’ex dirigente e attuale segretario generale di palazzo d’Orleans, Patrizia Monterosso, l’ex capo dipartimento Alessandra Russo e l’ex dirigente del servizio di gestione Nino Emanuele. Sotto la scure dei giudici contabili sono finiti anche altri tre ex assessori al Lavoro:Carmelo Incardona, Luigi Gentile e Santi Formica.
In tutto le somme che la Corte dei conti ha conteggiato come risarcimento del danno erariale a carico di ex assessori e dirigenti supera i 2 milioni di euro. Mai versati. In compenso, però, la Regione vuole la restituzione dagli enti di formazione con procedure, denunciano le associazioni che raccolgono gli enti siciliani, Asef e Anfop, irregolari.
“Chiediamo la revoca dei provvedimenti della Regione con cui si preleva dai pagamenti in corso la restituzione delle somme extrabudget dei piani formativi dal 2005 al 2010 autorizzati dalla stessa Regione – dice Benedetto Scuderi, presidente di Asef – innanzitutto perché quelle somme sono state concesse rispettando la legge, la 24 del 76, quindi in piena legittimità e poi perché la Regione non può in alcun modo sottrarli dalle “nuove erogazioni” che non sono in alcun modo pignorabili dato che i fondi del Fse sono destinati e non possono essere distratti in alcun modo”.
In un documento sottoscritto dai due presidenti delle associazioni di rappresentanza degli enti di formazione, oltre a Scuderi anche Joseph Zambito di Anfop, si sottolinea proprio che “le richieste di restituzione sono state avviate in forza della sentenza n. 2497 del 2012 della Corte dei Conti” nella quale si legge che ” i presupposti per la configurabilità della responsabilità amministrativa contabile” si attribuisce “in capo ai soggetti che hanno erogato” le somme, ovvero l’amministrazione stessa – rimarcano le associazioni – e non gli enti gestori.
Insomma le associazioni degli enti di formazione invitano la Regione a far pagare i “condannati”
Asef e Anfop, quindi, sottolineano che “in molti casi questi finanziamenti aggiuntivi sono stati decretati ed erogati al fine di copire i maggiori costi della voce personale derivante dai rinnovi contrattuali previsti dal contratto collettivo di lavoro del settore che peraltro l’amministrazione siciliana ha sempre riconosciuto”. Quindi la richiesta indirizzata alla dirigente generale Corsello e all’assessore regionale alla formazione, Nelli Scilabra: “Si diffida l’amministrazione regionale dal trattenere alla fonte fondi destinati ali enti attraverso azioni di esecuzione forzata in assenza di un titolo esecutivo per un diritto, certo, liquido ed esigibile”. 


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