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Caro Presidente......

Caro Presidente Crocetta, come operaio forestale e, così come tanti pensiamo che nonostante tutti gli sforzi che la sua giunta abbia fatto o sta facendo, posso dire che come parte interessata si sta sbagliando molto sul modo di operare e attuare il comparto forestale.  E chiaro che nonostante la crisi e l'impossibilità di aderire a tutte le proposte di tanti operai , viene in mente che il forestale è da circa 30 anni il più precario dei precari. Non si chiede un trattamento speciale, ma nemmeno essere trattati come le ultime sigle di operai precari che da qualche anno in qua si è allargato a macchia d'olio, senza togliere meriti a nessuno. Noi da decenni abbiamo lavorato è rispettato quelle poche leggi o decreti che abbiamo avuto , anche da una classe politica che man mano ha abbandonato l'operaio dietro un clientelismo e favoritismo, che purtroppo ora ne paga le conseguenze, essendo arrivati ad una cifra enorme , che tutta Italia deride quando si dente parlare di forestali. Non è colpa nostra, ma ci siamo trovati a combattere tutt'ora con un numero impressionante di gente che non possiamo negare di essere in talune circostanze numerose. Quindi ora dopo anni di incertezze per il nostro settore  troviamo  nella sua persona un cambiamento che certamente porterà giovamento e risultati se c'è né verranno dato atto. Siamo disponibili a ciò che lei ha portato in aula assieme al Sig. Cartabellotta, un piano che finalmente a livello produttivo possa avere benefici per tutti, quindi risultati compatibili per tutto il settore. Ma deve capire come lei ben sa che Roma non è stata costruita in un giorno, quindi a maggior ragione il forestale deve avere anche maggior tempo per effettuare i lavori che si è prefissata la Regione durante l'anno solare, quindi un insieme di competenze sia di boschi e manutenzione varia che sia in sincronia con i cicli biologici e con i fabbisogni delle varie istituzioni comunali o regionali. Noi chiediamo rispetto per il nostro lavoro, sia dignitosamente che umanamente bisognosi di lavorare per un periodo che non sia quello di garanzia occupazionale, ma di una continuità e serenità quotidiana che ci porti a non soffrire annualmente con l'angoscia di poter effettuare meno giornate dell'aanno precedente.Dobbiamo aumentare il numero di giornate lavorative, andare avanti nel migliorarci e migliorare il settore produttivo, non si può programmare con quei pochi giorni che facciamo annualmente, ci vuole tempo e pazienza per fare cose concrete, cose fatte bene e senza fretta, senza vincoli ma con criterio !. Per quanto riguarda il blocco delle graduatorie pensiamo che in tutti i settori con il passare degli anni si abbia quello scorrimento in positivo, un avanzamento , chiamamolo di "grado" che spetta anche per una nobiltà umana !. Quanti problemi per i forestali ! perché ?  La rivoluzione da lei voluta nella nostra Regione ci può far soltanto riflettere da tutto ciò che è stato per tanti anni, aspetti positivi e interventi mirati in settori marci e che finalmente si ha la necessità di porre rimedio, certamente positivi e apprezzabili, ma non si deve condannare tutti per delle colpe che la singola persona possa avere: Bisogna lavorare per smuovere il mercato e l'operaio forestale  deve fare in armonia quotidiana ed essendo l'economia una catena umana, la si deve oliare a dovere, specialmente in quelle persone che hanno il solo mondo forestale come priorità assoluta !, separandolo da tanti che usufruiscono del doppio o triplo lavoro e che sicuramente dovranno rispondere alla giustizia che effettuerà giustamente i dovuti controlli. C'è tanta gente che la forestale non interessa tanto, ma non può fermare il padre di famiglia che vive e aspetta come la manna dal cielo e conta i giorni per rieffettuare il nuovo turno, non si può andare avanti così, bisogna capire i problemi quotidiani , e le tragedie familiari che si sentono in giro devono far riflettere il mondo politico. ! La saluto rispettando la persona in cui credo, ma che sicuramente dovrà rivedere alcuni aspetti non con coloro che pensano di rappresentare i forestali, cioè i confederali, ma con i singoli forestali (vedi Sifus) che sono i soli e unici interlocutori di se stessi, perché gli interessi della triade sono tanti , ma siamo arrivati tutt'oggi a dire che "nessuno è fesso", quindi caro Presidente, riveda con i suoi interlocutori e cerchi di rispettare anche il parere di colui che scende in campo, cioè l'operaio forestale ! Spero che le mie parole  non cadono nel dimenticatoio o cestinate e ,lo possano far riflettere e aprire una speranza a noi tutti, di una Sicilia unita e produttiva principalmente per la nostra terra e, poi anche per coloro che deridono i forestali senza conoscere e sapere le nostre condizioni quotidiane : Grazie, un operaio forestale 
 Antonio David

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