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Ex Pip: è emergenza lavoro a Palermo, più di mille in piazza


ex pip
Non si ferma la protesta del 3050 ex Pip. Dopo le manifestazioni dei giorni scorsi, anche oggi i dipendenti della Social Trinacria, società partecipata della Regione siciliana, torneranno a fare sentire la propria voce a Palermo. I lavoratori che hanno lo stipendio garantito fino ad aprile, chiedono un incontro urgente con il governatore Rosario Crocetta. Ieri il capo di gabinetto della Prefettura di PalermoRosa Trio ha fatto sapere ai sindacati che il tavolo tecnico con la Regione si svolgerà a breve, ma le parti sociali premono per avere l’ufficializzazione.
Il corteo partirà alle 15 da piazza Croci a Palermo e si svilupBlogSicilia Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Sicilia -. Gli ex Pip hanno bisogno di risposte. Era stato convocato un tavolo tecnico che non si è mai svolto. Quello degli ex Pip è un bacino particolare fatto di ex carcerati, ex alcolisti e tante altre figure che nel corso degli anni hanno riacquistato la dignità di lavoratori e oggi sono impiegati presso gli assessorati regionali, le prefetture, enti di estrema importanza per la nostra Regione. L’intervento sociale fatto per recuperare questi lavoratori non deve essere invano.”
perà lungo via Ruggero Settimo, via Vittorio Emanuele per poi concludersi a piazza Indipendenza davanti palazzo d’Orleans sede della presidenza della Regione: “Non è  possibile che ogni volta che chiediamo un incontro a Crocetta, puntualmente questo venga disertato – dichiara a
Una vera e propria bomba sociale quella che sta per scoppiare nel capoluogo siciliano.  I (Piani di inserimento professionale), un esercito di circa 3mila  lavoratori che costano alla Regione circa 56 milioni di euro l’anno  chiedono una stabilizzazione e la certezza per il loro futuro dopo la proposta fatta qualche mese fa di trasferire tutti i lavoratori in una delle partecipate della Regione.
Il 3 dicembre scorso gli ex Pip avevano ottenuto dal governatore siciliano un anno di proroga di un anno per la convenzione con Social Trinacria con uno stipendio di circa 750 euro netti al mese. Adesso però la Regione non ha più i fondi necessari per mantenere tutti i lavoratori ai quali sarà garantito lo stipendio solo fino ad aprile e un sostegno grazie alle legge 407 fino a ottobre.
Quella della Social Trinacria era secondo il precedente governo regionale, un’operazione a costo zero. In realtà, sul bilancio i conti non sono lievitati subito grazie agli sgravi fiscali per le nuove assunzioni. A ottobre, invece, questi sgravi, previsti dalla legge 407, non potranno più essere applicati e l’esercito Pip costerà alla Regione circa 56 milioni di euro all’anno, 20 milioni in più rispetto al 2012. Unico problema è che il governo regionale ha  appena 20 milioni di euro a disposizione. Soldi che ovviamente non basteranno.
La soluzione proposta da Crocetta è quella di chiudere l’azienda e tornare agli assegni sociali. A detta del governatore, gli ex Pip potrebbero essere inseriti nei cantieri lavoro del Comune o di altri enti pubblici. Crocetta ha già sul tavolo un dossier da inviare alla Corte di Conti su sprechi e azioni amministrative che rischiano di mettere in pericolo i conti di Palazzo d’Orleans.
La Regione, infatti rischia di essere travolta da migliaia di cause di lavoro da parte degli ex Pip che potrebbero chiedere di essere assunti nei ruoli regionali. Dal dipartimento  regionale al Bilancio fanno sapere che molti dipendenti sarebbero stati inspiegabilmente pagati direttamente dalla Regione come se fossero dipendenti pubblici, mentre altri sarebbero stati assunti con contratti a tempo indeterminato senza alcuna norma a riguardo.
“Noi – continua la Calabrò abbiamo chiesto che il bacino degli ex Pip fosse chiuso e ad esaurimento, proprio per fare in modo che tutti questi lavoratori non fossero preda delle campagne elettorali. Adesso, dopo essere stati assunti tutti con contratti a tempo indeterminato Crocetta li vuole inserire nei cantieri lavoro dando loro un sussidio per stare a casa? Noi diciamo no alle scelte della Regione.”
Nel fascicolo di Crocetta anche la promozione di circa 28 ex Pip che hanno ottenuto avanzamenti professionali perché non più addetti alla pulizia ma  ad attività di segreteria della Social Trinacria. Circa 80 euro in più lordi al mese per un totale di mille euro all’anno in più. E ancora, più di 500 mila euro spesi ogni anno per l’elaborazione delle buste paga affidata a consulenti esterni. Adesso però la mina vagante degli ex Pip rischia di esplodere se il governo regionale non si affretta a trovare una soluzione.
I lavoratori fanno sapere che non si fermeranno. Ad oggi tutti gli ex Pip hanno un contratto a tempo indeterminato e ci tengono a precisare che sono pagati direttamente dalla cassa regionale: “Crocetta non si fa trovare – dichiara a BlogSicilia Giovanni Cusimano ex Pip – ci vuole fare diventare dei sussidiati. E’ una pazzia. Noi siamo stati tutti assunti con contratti a tempo indeterminato e veniamo pagati direttamente dalla Regione e come se fossimo dipendenti regionali e adesso Crocetta decide che non ci sono più soldi e ci manda casa? Noi non ci stiamo”.
“Abbiamo chiesto un tavolo tecnico con la Regione – continua Cusimano –  ma ancora non sappiamo quando si svolgerà. Il capo di gabinetto della Prefettura ieri ci ha assicurato che si terrà a breve e che ci farà conoscere la data ma noi confermiamo intanto la manifestazione di oggi. Sotto campagna elettorale Crocetta aveva fatto il paladino, adesso invece sta facendo un passo indietro. Noi vogliamo lavorare.”

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