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La morte lenta....!

Cari amici e colleghi forestali, esprimo con grande rammarico che la situazione forestale sta man mano scivolando verso il baratro. E' una fine che lentamente ha preso per la gola tanti operai incapaci a reagire non  perché non possono , ma dal fatto che non sono capaci di reagire ad una situazione letale per le famiglie. Non si reagisce , ma nemmeno si parla di cosa fare, come affrontare o cercare soluzioni capaci di sfidare la crisi almeno lottando , non restando inerti al problema, come se qualcuno dovrebbe farlo al posto nostro. Siamo arrivati ad un fatto reale e constatato da quello che si vede in giro e si sente, senza dire nemmeno al proprio collega cosa fare a riguardo !. Queste nuove disposizioni regionali ci impongono a dire che il comparto forestale è allo sbando, una morte lenta che toglie il respiro giorno dopo giorno senza che qualcuno se né accorge, anzi siamo quei soliti quattro che commentiamo e speriamo che tanta gente venga dietro a qualcuno, senza guardare il colore o la sigla di turno. Il Governo regionale sta pianificanco la morte del settore forestale sotto gli occhi di tutti, ma avando la "catarratta" la gente non sente più di tanto il problema.Sta organizzando sotto forme varie di presunto lavoro, il nostro prossimo domani, facendoci partecipe del nostro inserimento fuori del demanio con vari compiti in altri settori con manutanzuione o altro, ma lasciandoci ai privati, che pur essendoci e mettendoci nel loro libro paga, non sarà il libro regionale !!. Alla minima occasione ci scaricheranno subito, appena non prenderanno i soldi o contributi per i forestali, ci diranno che non possono pagarci se non incassano ! , ma poi dove sono questi enti privati che si accollano i forestali ? pagandoli e facendo lavorare tanta gente tra uomini e donne per un periodo determinato ? Queste cose forse tanta gente non le pensa, ma se a mente serena qualcuno riflette bene, sicuramente arriverà a queste conclusioni.
Certamente coloro i quali per tanti anni ci hanno rappresentato, non si sono rilevati all'altezza, vista la situazione, dai contratti mai rinnovati alla inefficienza di dare al lavoratore anni di esperienza lavorativa con merita retribuzione, con professionalità che si è maturata in tanti anni, e nemmeno avere almeno la bontà di far capire che gli stipendi non si pagano dopo cinque mesi (ancora aspettiamo dicembre) e nemmeno riuscire a completare un turno un un'unica tirata!!, sempre a spezzatino e sempre on l'incertezza o il dubbio che il giorno dopo possiamo essere licenziati, come è successo !. Ho detto e, abbiamo incitato a reagire a tanta gente ma l'ignoranza è sovrana, il bisogno di lavorare, purtroppo (visto le cose attuali) è ancora un optional per qualcuno, ma per tanta gente è vitale e deve combattere contro il menefreghismo che qualcuno porta avanti ,senza capire che ci possa essere tanta gente che con il lavoro forestale porta avanti la famiglia e ha bisogno di vivere almeno tranquillamente per quei miseri mesi di forestale. A volte viene la voglia  di non parlare e nemmeno di scrivere per far capire com'è grave la situazione, ma siccome abbiamo figli da mantenere alle spalle e quindi per un motivo essenziale dobbiamo lottare e far capire a tutti la nostra situazione attuale di questo mondo demaniale che ha dato ai nostri colleghi passati tanto lavoro e che noi piano piano  stiamo distruggendo, proprio perché non siamo capaci di mantenerlo in vita con le nostre lotte e rivendicazioni. Sappiamo della crisi mondiale non solo regionale, ma tante nazioni lottano e rivendicano qualcosa, noi siamo solo buoni a starcene a casa, perché ancora abbiamo qualcosina conservata, ma tutto finisce prima o poi, quindi si arriverà al momento in cui diciamo che siamo col culo per terra, ma non lo diciamo all'altro perché siamo orgogliosi di far capire  tutto al contrario di tutti. Peccato !  a Presto
               Antonio David

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