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Mangi se produci !

Cari amici e colleghi forestali, dalla delibera di Giunta della Regione Siciliana possiamo dire che dobbiamo "friggere con l'olio che abbiamo", cioè dovremmo essere dei moltiplicatori di pani e dobbiamo reperire risorse per noi stessi e come dice Crocetta dobbiamo guadagnarci il pane che noi dovremmo impastare !. Diciamo che siamo di fronte ad una magia in cui dal nulla o dal cilindro dobbiamo far uscire fuori il coniglio di turno. Il riordino del settore forestale nasce come una novità (per loro)e uno stimolo nuovo, ma non per i forestali, ma per un settore in cui forse ci sarà una nuova produttività e un nuovo orizzonte in vista, con interventi mirati in quei settori in cui un sindacato già aveva messo gli occhi da un po' di tempo,(ma non si vuol dire il nome), e per prima ha  visto ad ampio raggio i benefici dove si poteva investire ed entrare in settori che possono o potevano già far parte da tanto tempo nei nostri parchi, foreste,enti pubblici etc. Purtroppo ci si arriva in ritardo ma, sempre se tutto procede bene, nell'immediato si dovrebbe anche trovare qualche soldino perché ad oggi, queste disponibilità non bastano nemmeno per "campare" e arrivare fine mese, visto che ancora aspettiamo il benedetto mese di dicembre. Si devono cercare i soldi sotto altri capitoli di spesa che presumibilmente verranno presi da altri settori e cassetti di vario genere, specialmente se come si dice si vuole allargare la competenze dei forestali nell'impiego sui dissesti idrogeologici, varie bonifiche e manutenzione, quindi con un unico operaio si può attingere a tutti i settori, saremmo dei "factotum". Mah! Per l'operaio può portare benefici, ma devono essere chiari nel parlare ed essere trasparenti come "Santa Chiara di Napoli", senza girare e tergiversare con giri di parole, come se l'operaio dovrebbe leggere nella mente di Cartabellotta o Crocetta e capire le loro intenzioni. Si parla sempre nella delibera di unificare le fasce di garanzia occupazionale senza l'incremento del fabbisogno finanziario a carico della Regione (quindi dalle spesi correnti) e ottimizzare l'impiego dei operai nelle varie qualifiche professionali personali.. Per quando riguarda le giornate lavorative si evince che oltre il calcolo delle giornate forestali, dovranno essere fatte quelle svolte nel settore del privato,(da valutare se oltre le giornate di legge o entro il quadro di garanzia occupazionale), motivo valido e fortemente interessante per l'operaio che deve capire bene se le giornate saranno quelle di fascia o si dovrebbe andare oltre , se si deve fare qualche lavoro diverso fuori dal demanio forestale. Si pensa e si intuisce che le giornate di legge dovranno essere garantite, quindi capire se si vuole prendere "due piccioni con una fava", o fare diversità di lavoro con un extra di giornate !. Siccome viviamo  in una terra dove tutto sembra facile per te, ma non lo è per me,  diciamo e facciamo supposizioni personali che vanno a scontrarsi fra di loro, quindi per capire l'esito finale delle cose bisogna solo aspettare la giornate effettiva di quando si è in cantiere e apprendere dal capo che ci dice di metterci a staccare i biglietti per sito archeologico o fare la buca per piantare la pianta. Il tutto visionato e corretto da un organo competente adibito a sorvegliare e controllare , visto che su questo punto è mancata la totalità (o parzialità) di rapportare ad una utilità finale benefica al settore. Quindi se portiamo soldi a casa mangiamo, se non produciamo per la Regione non lo faremo neanche per noi. Questo è il motto nuovo ! Posso dire comunque che per l'operaio non mancherà sicuramente, anzi facendo qualcosa di nuovo o diverso porterà benefici a tutti e se si porta a casa qualche soldo fatto in casa, avrà sempre un sapore diverso, visto che qualcuno dice sempre che "mangiamo pane a tradimento, e il nostro lavoro non serve a niente ". Chi vivrà vedrà !! A presto
             Antonio David

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