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La Regione finisce i soldi pronta a riesplodere la mina Pip

 SOLDI sono finiti e adesso lo spreco è venuto al pettine. Il governo regionale ha fatto i conti e ha scoperto di non avere più i soldi necessari per mantenere il carrozzone della Trinacria onlus: cioè i 3 mila ex Pip che nel 2010 il governo Lombardo ha preso in carico dal Comune di Palermo, dove ricevevano un assegno sociale, e ha assunto a "tempo indeterminato " con un regolare contratto. "Un'operazione a costo zero", aveva assicurato allora l'ex presidente della Regione. La verità è che sul bilancio i conti non sono lievitati subito grazie agli sgravi fiscali per le nuove assunzioni previsti dalle norme per le imprese. A ottobre però gli sgravi finiscono e per tenere in piedi tutto così com'è occorreranno 56 milioni di euro all'anno, contro i 36 milioni dello scorso anno.

Ma il governo in cassa ha appena 20 milioni di euro e può garantire gli stipendi solo fino a ottobre. E dal primo novembre cosa succede? Il piano del governo Crocetta è quello di "chiudere l'esperienza della Trinacria onlus" e cercare di tornare al passato con gli assegni sociali: "Potremo utilizzarli in cantieri lavoro per Comuni e altri enti pubblici", dicono dall'assessorato all'Economia, dove nessuno al momento vuole dichiarare qualcosa visti i rischi per l'ordine pubblico. Un'altra Gesip è pronta ad esplodere per le strade di Palermo.

Il governatore Rosario Crocetta ha comunque sul tavolo un dossier da inviare alla Corte dei conti e non solo. Al centro del documento ci sono una serie di sprechi e "azioni amministrative " che possono mettere in serio pericolo i già traballanti conti di Palazzo d'Orleans. Il motivo? La Regione, ad esempio, rischia di venire travolta da migliaia di cause di lavoro da parte di ex Pip che potrebbero chiedere di essere assunti nei ruoli dei regionali: al dipartimento Bilancio hanno scoperto che gli stipendi inspiegabilmente sono stati pagati direttamente dalla Regione con accrediti sui loro conti correnti come se fossero dipendenti pubblici. L'assessore all'Economia Luca Bianchi e il suo staff hanno inoltre scoperto che agli ex detenuti e disagiati del bacino è stato fatto un contratto a tempo indeterminato senza "alcuna norma a riguardo ". 

E, ancora, che per elaborare le buste paga sono stati spesi 500 mila euro all'anno in consulenze esterne e che nel novembre scorso 28 ex Pip hanno ottenuto una promozione "perché non si occupavano di pulizia ma di lavoro di segreteria negli uffici della Trinacria onlus". Risultato? Hanno ottenuto un aumento di 80 euro lordi al mese, che all'anno fanno 1.000 euro. Dalla società si giustificano accusando la Regione: "Da anni chiediamo che ci distacchi del personale per fare le buste paga e il lavoro di segreteria, ma non ci hanno mai risposto ", dicono dalla Trinacria.

Le conseguenze dell'operazione spericolata avallata del vecchio governo si stanno manifestando. Fino al 2010 gli ex Pip erano gestiti dal Comune di Palermo, che li utilizzava per pulire le spiagge o i servizi di assistenza nelle scuole. La Regione invece non solo li ha assunti (con contratto da 750 euro netti al mese in 14 mensilità) ma ne ha piazzati 1.320 nei dipartimenti o li ha mandati nelle parrocchie: ben 178 sono distaccati in enti religiosi.Repubblica Palermo
 

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