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Protesta forestali: certezza, stabilità e condizioni più dignitose

Giornale Lucano
Previsto per questa mattina il sit in dei lavoratori appartenenti all’ex Comunità Montana dell’Alto Agri. Al centro della protesta un chiarimento sulla calendarizzazione delle giornate lavorative e di “non vivere più da precari”. Tra le richieste “certezza, stabilizzazione e condizioni più dignitose”. I sindacati da sempre chiedono che venga approvato in tempi brevi il piano di forestazione. Intanto, ieri, il capogruppo del Psi in Consiglio regionale Rocco Vita, ha dichiarato che “non si può sottovalutare che la forestazione continua a rappresentare per l’area del Pollino la più rilevante attività occupazionale e di reddito oltre che essere essenziale per la difesa idrogeologica, la manutenzione dell’estesa rete viaria interpoderale, la tutela di ambienti naturali protetti e per la prevenzione degli incendi boschivi. Si rende perciò necessario destinare all’area del Parco del Pollino un contingente di operai forestali in grado almeno di garantire il soddisfacimento della mission del Parco e quindi degli obiettivi prefissati dall’Ue in materia di conservazione della biodiversità, oltre che assicurare ai giovani braccianti, soprattutto donne, una prospettiva di lavoro sia pure precaria”.

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