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Formazione, dal 2008 la Regione non paga: i salesiani vendono gli immobili


emmausDal 2008 la Regione non paga i fondi dovuti e i salesiani vendono  immobili e terreni. L’elenco è stato pubblicato su Internet. Soltanto a Catania sono stati messi sul mercato, fra gli altri, l’Emmaus di Zafferana Etnea (nella foto) , l’Auxilium nei pressi del rifugio Sapienza, una villa con terreno a Viagrande, una parte di un grande immobile a San Gregorio, il collegio di Pedara e 20 ettari di terreno sopra i Ciclopi tra Acitrezza e Acicastello.
La vendita si rende necessaria per “gli imperdonabili ritardi della Regione Siciliana – spiega don Giovanni Mazzali, ispettore dei salesiani in Sicilia – nella corresponsione dei finanziamenti dovuti per la formazione professionale dei minori”. Si tratta dei fondi previsti dalla legge 53 del 2003 perfezionata nella legge 133 del 2008. Complessivamente, i salesiani aspettano l’erogazione di 9 milioni di euro, in pratica i fondi dal 2008 al 2012. Nel conto non sono comprese le somme relative all’anno in corso, il cui rendiconto non è stato ancora presentato.
“Pur di mandare avanti l’attività – aggiunge don Mazzali – e contando in tempi rapidi dei rimborsi regionali, dal 2007 ci siamo indebitati con le banche con le quali adesso siamo esposti per 7 milioni di euro. Per questo siamo obbligati a vendere“.
I centri per la formazione professionale per i ragazzi in obbligo scolastico gestiti dai salesiani in Sicilia sono 8. Metà di essi si trova a Catania: il centro di Barriera, quello de ‘Le Salette’ a San Cristoforo, l’istituto di via Giuffrida e il centro di formazione Oscar Romero a Belsito, a Misterbianco.
I ritardi della Regione si riflettono ovviamente sui 270 formatori che attendono ancora 14 stipendi. Martedì scorso, don Mazzali ha incontrato il governatore Crocetta e si è aperto uno spiraglio per una soluzione positiva della vicenda. “Ci ha assicurato che pagherà al più presto i 7 milioni certificati e decretati”, conclude l’ispettore dei salesiani auspicando che il presidente della Regione “avvii i se condi e i terzi anni dei corsi di formazione e che metta a sistema con un’apposita legge regionale, tutto il settore della formazione dei minori in obbligo scolastico a tutela del diritto allo studio”.

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