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Muos di Niscemi, proteste all'Ars e accuse al governatore

Assente alla riunione congiunta delle Commissioni ambiente e sanità il presidente della Regione. Dagli studi effettuati il radar è pericoloso per la salute dei cittadini.


Muos di Niscemi, proteste all'Ars e accuse al governatore

Muos Niscemi si prende la scena per un giorno all'Assemblea regionale siciliana, tra proteste, sospetti, accuse di comportamenti omissivi di pezzi dell'amministrazione regionale e risentimenti verso gli Stati Uniti. Al centro di una seduta congiunta fiume delle commissioni Ambiente e Sanita', alla presenza di esperti, attivisti e residenti del comune nisseno dove e' in via di ultimazione il sistema satellitare Usa, nonostante la mozione approvata nelle settimane scorse all'unanimita' dall'Assemblea, impegnando il governo Crocetta a bloccare l'opera. E l'esecutivo oggi era assente, in trasferta a Catania per una riunione di giunta. Come era assente l'ambasciatore americano
invitato. Serrata riunione istituzionale, a volte dai toni alti, mentre davanti a Palazzo dei Normanni un centinaio di mamme e ragazzi protestavano che avvertivano il presidente della Regione che "non e' piu' il tempo di scherzare. Noi stiamo morendo". 
Cosi', al termine della riunione durata cinque ore e mezza, il presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino, del movimento 5 Stelle, ha sostenuto: "L'unica strada percorribile e' quella dell'annullamento con effetto retroattivo delle autorizzazioni concesse al Muos. I motivi di annullamento sono talmente gravi, che non ci sono dubbi. Il problema e' che c'e' il grande assente oggi: era necessaria la presenza di Crocetta che

cerchero' di contattare. Basta la sua firma a un documento per fermare la struttura. Non dobbiamo chiedere nulla neppure a Roma. Possiamo chiudere la partita qui". Per il suo omologo alla commissione Sanita' Pippo Digiacomo "bisogna aprire una controversia grave con il governo nazionale e con gli Stati Uniti, che ci hanno trattato in modo sprezzante. Abbiamo dimostrato che ci sono le condizioni oggettive di un pericolo reale per la salute dei cittadini in un'area ben piu' ampia del Comune di Niscemi". Crocetta da parte sua rivendica di avere fatto "tutto quello che era necessario. Non possiamo mica intervenire con le armi. Ci siamo rivolti pure al tribunale". Nel corso della seduta sono piombate, non del tutto attese, le rivelazioni di Patrizia Livreri, docente dell'Universita' di Palermo chiamata a dare, su incarico di una societa' di San Francisco, con cui la stessa docente aveva gia' lavorato, un parere sul sistema radar della marina militare americana a Niscemi. Sul Muos - ha detto - era stato firmato un accordo che prevedeva lo spegnimento delle 46 antenne esistenti, tranne due a bassa frequenza e una ad alta frequenza. Questo non sta avvenendo. Io ho firmato per l'universita' di Palermo il parere esclusivamente sul Muos, un documento che sostiene che e'
migliorativo dell'esistente, ma che non poteva valutare gli effetti cumulativi, legati alla sussistenza delle antenne. Ho chiamato un mese fa il presidente della Regione e due mesi fa il ministro dell'Interno spiegando che avevo qualcosa da dire sul Muos, ma sono stata ignorata. Ritengo che l'Ars debba insediare una commissione d'indagine".

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