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Forse ci siamo ! (ma il sifus critica .....)

A sentire le notizie e le rassicurazioni giunte da Palermo, sembra scongiurato (con risorse pari a 20 milioni di euro nell'intera regione) il pericolo di uno stop all'attività delle squadre antincendio proprio nel mese di agosto, vale a dire nel periodo in cui il rischio dei roghi, e dei conseguenti danni, è più alto, come dimostrano, peraltro, gli incendi che, specie negli ultimi giorni, complice l'aumento della temperatura, interessano questo territorio.

Pare quindi allontanarsi, nel Calatino, lo spettro legittimamente agitato durante le scorse settimane, nel timore di un'improvvida interruzione del servizio. Il prossimo 1 agosto, a Catania, proprio nella sede dell'Irf, si terrà un incontro sull'argomento con i sindacati.
Per il momento, sono tutti al lavoro i circa 1400 operai forestali del Calatino (a testimonianza di come questo settore sia strategico anche da un punto di vista occupazionale) fra addetti all'antincendio e agli interventi di manutenzione nelle diverse aree boschive del territorio. Ma per alcuni degli addetti alle manutenzioni la conclusione temporanea dell'attività è prevista entro la prima decade di agosto.
La vera "partita", però, continua a giocarsi sul piano della possibilità concreta, per i lavoratori, di "strappare" giornate in più rispetto a quelle previste dalle garanzie occupazionali, evitando così ciò che gli stessi operai lamentano, vale a dire un pericoloso passo indietro rispetto a conquiste che sembravano acquisite e che, invece, adesso vengono rimesse in discussione per via delle esangui casse regionali.
Per questo Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uisba-Uil del comprensorio calatino, che appena una quindicina di giorni fa hanno promosso assemblee nei vari cantieri della zona per fare il punto sia sull'andamento della fasi occupazionali, che sulla vertenza col Governo regionale circa lo stato di applicazione dell'accordo del 2009, continuano a mantenere alto il livello di guardia, con il dichiarato obiettivo di «ottenere dal Governo Crocetta, proprio come previsto dall'accordo del 2009, un incremento delle giornate di lavoro per tutti i contingenti previsti dalla legge».
Molto critico il Sifus (Sindacato forestali
 uniti per la stabilizzazione), che contesta ai sindacati confederali una sorta di "intelligenza" con il nemico, vale a dire il Governo regionale, e, nel ritenere «assolutamente insufficienti le risorse sin qui previste per la tutela dei boschi», sottolinea l'indispensabilità di stanziamenti ben più consistenti, annunciando iniziative di lotta.



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