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"Chiediamo sacrifici ai siciliani"

E’ stata una seduta fiume quella dell’altra notte all’Assemblea regionale siciliana dove alla fine è stato approvato l’esercizio provvisorio per 4 mesi. Il provvedimento è passato con 51 voti a favore, 12 i contrari e 8 astenuti. Anche i 15 deputati del MoVimento 5 Stelle hanno votato a favore. Sono stati bocciati alcuni emendamenti all’articolo 5 presentati dall’opposizione, contro cui si era espresso il governo e la maggioranza della commissione Bilancio. Al momento del voto erano presenti anche il Governatore siciliano Rosario Crocetta e l’assessore all’Economia Luca Bianchi.
Sempre nella stessa notte, subito dopo l’esercizio provvisorio, l’Ars presieduta daGiovanni Ardizzone ha approvato la proroga dei contratti per oltre 25 mila precari della pubblica amministrazione. Poco dopo le due di notte Sala d’Ercole ha approvato, dopo una lunga maratona, la proroga dei contratti di 18.500 precari in servizio negli enti locali e di altri 6.500 lavoratori in carico alla Regione e a  enti collegati. I contratti, che scadevano il 31 dicembre, sono stati prorogati fino al 30 aprile.

Alla fine, il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e l'assessore all'Economia Luca Bianchi, hanno comunicato ufficialmente, con una nota, l’approvazione del bilancio provvisorio.
"Com’era stato annunciato in fase di dichiarazioni programmatiche del Presidente, è previsto un risparmio di circa un miliardo di euro, che sarà effettuato attraverso un'oculata riqualificazione della spesa e un incremento reale di previsione di entrata. Viene mantenuta la spesa sociale con particolare riferimento alla sanità, all'istruzione, alla famiglia, soggetti svantaggiati,  le imprese, precari, forestali, le isole e il trasporto terrestre e marittimo, enti locali. E’ stato avviato il processo per l'attuazione dell'art 37 dello Statuto, che prevede che le imprese che hanno stabilimenti nel territorio della regione e sede legale all'esterno di essa, paghino le imposte in Sicilia per la parte del reddito prodotto nell'isola""L'iter procedurale del bilancio prevede oggi stesso l'invio all’Ars del documento finanziario, che dovrebbe essere approvato nella seduta di domani (oggi per chi legge, ndr). Approvata anche la norma "salva Messina" che si inserisce nel quadro degli interventi in favore dei comuni che hanno attivato la procedura di pre-dissesto ai sensi del decreto legge 174/2012".

Ticket per i ricoveri e tagli ai dirigenti - Un ticket di un euro per le ricette mediche, fermo restando le attuali fasce di esenzione, e un ticket per i ricoveri ospedalieri: 10 euro al giorno fino a un massimo di 7 giorni per chi ha un reddito superiore a 50 mila euro lordi all'anno e 25 euro per i redditi superiori a 100 mila euro. I nuovi ticket sono previsti nella legge di stabilità approvata dal governo della Regione, presieduto da Rosario Crocetta.
I ticket consentiranno alla Regione di incassare circa 23 milioni di euro all'anno: 15 milioni per le ricette mediche e 8 per i ricoveri.
"Si tratta di un contributo di solidarietà", ha detto l'assessore regionale all'Economia,Luca Bianchi, incontrando la stampa assieme al governatore per presentare la legge di stabilità e il bilancio approvati dalla giunta.
Dopo i primi sette giorni, la quota di ticket per i ricoveri ospedalieri sarà dimezzata per gli eventuali e ulteriori sette giorni; in caso di prolungamento della degenza il paziente non pagherà più nulla. Il governatore ha precisato che "il ticket per i ricoveri ospedalieri riguarda chi guadagna di più. Qual è il danno che facciamo a chi ha reddito superiore a 100 mila euro all'anno? In questo modo abbiamo la possibilità di aiutare i più poveri".

TAGLI A STIPENDI E PENSIONI DELLA REGIONE. Nella legge di stabilità è previsto anche il taglio al salario per i 1.800 dirigenti della Regione siciliana, che dovranno rinunciare a una quota della parte accessoria"Per la Regione si tratta di un risparmio pari 5,2 milioni di euro", ha detto Crocetta. Riduzioni pure delle pensioni di reversibilità e divieti di cumulo in Sicilia per i pensionati della Regione in linea con la normativa nazionale. La pensione di reversibilità passerà dall'80 al 60%. I tecnici non hanno ancora quantificato la minore spesa per le casse pubbliche.
ARS INTOCCATA. Il governo ha confermato nel bilancio di previsione 2013 i fondi per l'Assemblea regionale siciliana, pari a 170 milioni di euro. "Non abbiamo toccato i fondi perché avremmo aperto un conflitto istituzionale col parlamento - ha spiegato Crocetta rispondendo ai cronisti -, confidiamo nel presidente Ardizzone che si è impegnato a ridurre le spese dell'Ars".

AIUTI AI BISOGNOSI. Previsto un fondo di 100 milioni di euro a copertura di eventuali minori entrate rispetto a quelle previste nel bilancio di previsione per il 2013. "Non ho toccato i fondi riservati al presidente della Regione, se non qualcosa che ho assegnato a gente veramente bisognosa, ma preferisco non fare nomi per rispetto", ha sottolineato il governatore.
FUGA DALLE PARTECIPATE. "Stiamo cercando una via di fuga dalle società partecipate dalla Regione, sono state create per risparmiare e invece i costi spesso sono aumentati. Faremo uno studio", ha detto Crocetta. Il governatore ha fatto l'esempio della società Sicilia e-Servizi per l'informatizzazione e della società che gestisce il fondo immobiliare. Nel primo caso "si tratta di una vicenda complicata su cui stiamo lavorando", nel secondo caso "il paradosso è che abbiamo girato il patrimonio a questa società e paghiamo l'affitto: roba da scienziati".
PER SALVARE IL COMUNE DI MESSINA. Per salvare il Comune di Messina dal default il governo ha creato un fondo appostando 40 milioni di euro"Il fondo riguarda tutti i comuni, ma al momento solo Messina ha presentato un piano di risanamento, per cui in questa fase tutte le risorse andranno a questo comune", ha spiegato il presidente. "Salvare i comuni significa salvare la Regione, ma non li salviamo in modo indiscriminato ma solo se attiveranno un piano dettagliato di risanamento", ha aggiunto il governatore. Il fondo della Regione andrà a integrare le risorse stanziate dallo Stato.

"Chiediamo sacrifici ai siciliani" - Tagli alla spesa per 900 milioni di euro sono previsti nel bilancio approvato dalla giunta regionale presieduta da Rosario Crocetta. L'assessore all'Economia Luca Bianchi, incontrando la stampa, ha parlato di "un pacchetto complicato e doloroso""Chiediamo sacrifici a tutti i siciliani, salvaguardando le fasce più deboli", ha affermato l’assessore. La spesa nel complesso viene ridotta dell'8 per cento, "alcuni capitoli sono ridotti del 40 per cento, altri del 20 per cento e non ci sono tagli orizzontali".
Bianchi ha spiegato di aver trovato alcuni capitoli con appostamenti pari a zero, tra cui quelli per gli enti locali e per i forestali. Per queste due voci, il governo ha stanziato tra bilancio di previsione e finanziaria 300 milioni (enti locali, rispetto a un fabbisogno di 600 mln) e altri 100 mln per i forestali"Risorse certo insufficienti, ma partivamo da zero e sicuramente saranno integrate", ha detto Bianchi. Il governo ha cancellato alcuni capitoli d'entrata "aleatori", come quello relativo alla valorizzazione del patrimonio immobiliare.

"Il bilancio sarà in equilibrio e finanzieremo per intero la spesa sanitaria", ha aggiunto Bianchi. Su un bilancio di 24 miliardi di euro, il 60 per cento dei fondi è bloccato dalla spesa sanitaria e da quella degli enti locali. I tagli incidono soprattutto sulla spesa di gestione dell'amministrazione, con una sforbiciata del 40 per cento.
La legge di stabilità prevede il taglio di alcuni contratti a fornitori esterni, per un risparmio quantificato in 60 milioni di euro rispetto al 2012 e di 200 mln rispetto al 2011Per finanziare la proroga dei precari, circa 23 mila, saranno utilizzati circa 330 milioni di euro appostati nel fondo globale. Il governo assicurerà inoltre la copertura intera per il cofinanziamento della spesa dei fondi Ue.
Arriva anche il ticket di un euro per le ricette mediche, fermo restando le attuali fasce di esenzione, e un ticket per i ricoveri ospedalieri. I ticket consentiranno alla Regione di incassare circa 23 milioni di euro all'anno: 15 mln per le ricette mediche e 8 mln per i ricoveri. "Si tratta di un contributo di solidarietà" ha commentato Bianchi.


Salvi 25.000 precari - In Sicilia salvi 25 mila precari della pubblica amministrazione. Al fotofinish, l'Assemblea regionale siciliana, a conclusione della maratona parlamentare della scorsa notte, ha prorogato i contratti di 18.500 precari in servizio negli enti locali e di altri 6.500 lavoratori in carico alla Regione e a enti collegati. I contratti, che scadevano il 31 dicembre, sono stati prorogati fino al 30 aprile.
Il periodo coincide con la scadenza dell'esercizio provvisorio, approvato sempre la scorsa notte, dopo l'esame del testo in commissione Bilancio, dove il governo di Rosario Crocetta ha anche depositato bilancio di previsione (900 milioni di tagli) e legge di stabilità per il 2013 (nuovi ticket per ricette e ricoveri), che saranno esaminati nei primi mesi del prossimo anno, sicuramente dopo le politiche e comunque entro fine aprile.
Durante l'esame della proroga dei contratti, alcuni deputati hanno sollevato al governo la necessità di intervenire con una legge ad hoc per la stabilizzazione dei lavoratori degli enti locali, facendo leva sullo statuto speciale e superando così le rigidità della norma nazionale che al momento prevede un massimo di sette mesi di proroga.


In aula non sono mancati i momenti di tensione, protagonisti i deputati del MoVimento 5 Stelle. I cinquestelle sono riusciti a bloccare un blitz che aveva l'obiettivo di allargare le maglie della proroga anche ad alcuni precari con contratti fino a 70 mila euro all'anno in servizio presso dipartimenti della Regione ormai soppressi, come l'Agenzia per l'impiego. Il deputato Antonio Venturino, che è anche vice-presidente dell'Ars, ha sottolineato che il ddl di proroga giunto in aula non era quello votato in commissione Bilancio. In commissione Lavoro, proprio su spinta di alcuni deputati della  Bilancio, era stato modificato l'articolo 1 del testo. Venturino dunque ha presentato un emendamento aggiuntivo che prevedeva l'esclusione dalle proroghe per i lavoratori di dipartimenti non più esistenti: la norma è stata così messa ai voti e approvata dall'Ars (34 a favore, 25 contrari).
L'aula ha anche votato altri due importanti disegni di legge: il primo proroga gli Ato rifiuti di nove mesi riconsegnando la gestione nelle mani dei comuni che potranno bandire le gare in attesa della costituzione delle nuove società di gestione (Srr); il secondo proroga gli Ato idrici.

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