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Crocetta, polemiche sulla scorta: costa 600mila euro in più l’anno


Logo blogsicilia.itIn tempi di tanto proclamati tagli ai privilegi della classe politica, l’idea del governatore Crocetta di ‘personalizzare’ la propria scorta non poteva che suscitare accese polemiche. Il presidente della Regione ha infatti chiesto e ottenuto dal Ministero degli Interni di poter aggregare al pool di agenti di Palazzo d’Orléans preposti alla sua sicurezza altri 8 poliziotti. Quattro di loro sono provenienti da Messina, assegnati direttamente per chiamata diretta, gli altri quattro sono vecchie conoscenze di Crocetta, gli facevano da scorta ai tempi in cui era primo cittadino di Gela.
Otto agenti dunque altamente qualificati nella protezione di personaggi in vista ma il cui arrivo a Palazzo d’Orléans determinerà un ulteriore e non indifferente esborso per le casse regionali: ben 600mila euro in più all’anno.
La denuncia arriva dal Siulp, il sindacato unitario dei lavoratori di polizia.

Sia il segretario nazionale Vittorio Costantini che quello provincialeGiovanni Assenzio, puntano il dito contro un provvedimento che appare l’ennesimo spreco in salsa sicula. E sulle pagine dell’edizione di oggi del Giornale di Sicilia spiegano: “a Palazzo D’Orléans c’è già un ufficio di polizia in cui lavorano fra agenti e ispettori 54 persone. Di queste, 23 sono esperte nel servizio di scorta e sono sufficienti a proteggere il presidente. Che senso ha aggiungere altre 8 persone?”
Certamente il governatore ha il diritto di sentirsi sicuro quotidianamente ma avrebbe anche dovuto prevedere che la sua decisione sarebbe stata interpretata per quello che è: una scelta decisamente in controtendenza con gli annunci di risparmio. Oltre allo stipendio infatti, gli 8 poliziotti hanno diritto alla indennità di trasferta di 120 euro al giorno, che sebbene a carico del Ministero degli Interni, rappresenta comunque – e Costantini e Assenzio lo ribadiscono – “una spesa superflua. In un momento in cui lo Stato taglia i fondi perfino alla Catturandi, chiediamo al presidente di rispettare le regole, e come hanno fatto tutti i suoi predecessori, affidato all’ufficio di Palazzo d’Orleans deputato alla sua sicurezza”.
Il presidente ha già fatto dietrofront dichiarando che non è intenzionato a fare spese superflue e che si è trattato di un equivoco. In altre parole, avrebbe chiesto al Ministero se gli era possibile avvalersi di persone che già conosceva ma non sarebbe stato informato della lievitazione dei costi.
Per questo motivo, Crocetta avrebbe già chiesto agli 8 agenti di rinunciare all’indennità di trasferta trasferendosi in pianta stabile a Palermo. Se la sua richiesta non verrà accettata Crocetta ‘libererà’ dall’incarico i poliziotti.
Per il Siulp non è una soluzione praticabile: “L’indennità di trasferta – fanno sapere – è prevista per legge. Il problema è avvalersi del personale che viene già pagato a questo scopo”.

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