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Ars, i parlamentari del Movimento 5 Stelle restituiscono il 70 per cento delle indennità

Trovato il modo per restituire il ‘maltolto’ alla società siciliana. Lo annunciano i parlamentari di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle, che mercoledì prossimo, nella sala stampa di Palazzo Reale (o Palazzo dei Normanni), illustreranno in conferenza stampa come si accingono a utilizzare il 70 per cento dell’indennità parlamentare che ognuno dei 15 deputati grillini percepisce.


Insomma: promessa mantenuta. In campagna elettorale gli esponenti del Movimento di Beppe Grillo si sono impegnati a percepire un’indennità parlamentare pari a 2 mila e 500 euro più i rimborsi. E lo stanno facendo: il 70 per cento dell’indennità parlamentare di ogni parlamentare dell’Ars del Movimento 5 Stelle finirà, infatti, in un particolare fondo. Soldi che verranno utilizzati per finanziare le micro-imprese siciliane.

Insomma, mercoledì prossimo, nel ‘Palazzo dove ha sede l’Assemblea regionale siciliana si verificherà qualcosa di unico. Nel luogo dove, per ‘’definizione’, le persone si mettono in tasca il denaro pubblico (in tutti i sensi…), quindici persone – cioè i quindi deputati del Movimento 5 Stelle – svuoteranno le proprie tasche in favore della collettività (perché alimentare un fondo per finanziare le piccole imprese siciliane, alla fine, è un servizio pubblico, soprattutto in Sicilia e, soprattutto, per la politica siciliana che, ancora oggi, è convinta che per creare lavoro non si aiutano le imprese – che, non a caso, la burocrazia regionale ostacola in tutti i modi – ma si inventano e foraggiano precari).
Nelle scorse settimane non sono mancate le polemiche sull’impegno assunto dal Movimento 5 Stelle della Sicilia su questo particolare fronte. I giornali hanno scritto che, nonostante la promessa fatta in campagna elettorale – ovvero percepire solo 2 mila e 500 euro al mese, più i rimborsi, rinunciando al resto dell’indennità parlamentare – i parlamentari di sala d’Ercole del Movimento di Beppe Grillo avevano percepito l’intera indennità.
Cos’era successo? Semplice: gli uffici di Palazzo Reale sono abituati, da oltre sessant’anni, a versare montagne di soldi nelle tasche dei parlamentari che si susseguono da una legislaturaall’altra e anche agli alti burocrati dello stesso ‘Palazzo’ che, proprio di recente, si sono messi in tasca un’indennità ‘barocca’ (arretrati e maggiorazione dei già loro altissimi stipendi) legata al fatto di aver svolto il servizio di leva. Quasi delle ‘scuse’, ben pagate, ovviamente (con il denaro pubblico, altrettanto ovviamente) per aver fatto perdere un anno di vita e di tempo a persone poi diventate così importanti…
Insomma, per dirla tutta, gli uffici dell’Ars sono abituati a trattare con gente che vuole ‘svuotare’ le ‘casse’ del parlamento siciliano, non certo con personaggi che si rifiutano, niente poco di meno, di mettersi in tasca le indennità parlamentari. ‘Giustamente’, davanti a una proposta così ‘indecente’ si sono rifiutati di metterla in atto. E, infatti, ancora oggi i parlamentari grillini percepiscono l’intera indennità parlamentare. Che, come già accennato, in buona parte – circa il 70 per cento – verrà adesso devoluta ad un fondo per le micro imprese.
Mercoledì, a Palermo, a Palazzo Reale, comincerà una vera e propria ‘rivoluzione’ del costume parlamentare.

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