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MENO 11 MILIONI, TAGLI A INDENNITÀ E CONTRIBUTI AI GRUPPI



Confermate le anticipazioni del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone: il Consiglio di presidenza dell’Ars ha approvato un taglio di undici milioni di euro sul bilancio interno, che passa da 165 milioni a 154. Il risparmio è stato ottenuto  grazie ai tagli alle indennità di funzione del personale dipendente, scaglionati per livello, e dei rimborsi ai deputati, che passano da 3000 euro mensili a 2400 euro.

La scure anche sul personale dei gruppi parlamentari, oggetto di attenzione negli ultimi giorni: lo stipendio degli stabilizzati non potrà essere aumentato dai gruppi parlamentari, come finora è accaduto: i dipendenti dovranno accontentarsi di ciò che arriva dalle casse dell’Assemblea. Ci sono stati infatti casi di forti sperequazioni all’interno dei gruppi, con balzi stipendiali notevoli (fino a 190 mila euro annui). Le indennità aggiuntive hanno provocato buchi di bilancio, come nel caso del gruppo Pdl che ha chiesto un prestito all’Assemblea per pagare i contributi previdenziali.

Tutti i capitoli di bilancio, tuttavia, hanno subìto delle riduzioni. In particolare, i fondi di rappresentanza del Presidente sono stati ridotti della metà, e la dotazione per le manifestazioni culturali è passata da 900 a 700 mila euro. Un ritocco anche per le auto blu: 30 per cento in meno la spesa.
In continuità con il Consiglio di Presidenza si è svolta anche la riunione del direttivo della Fondazione Federico II per il bilancio preventivo. Il documento è stato approvato, ma il direttivo ha assunto importanti decisioni: ha introdotto il ticket per gli over 65 a Palazzo dei Normanni, ha sospeso la pubblicazione del mensile Cronache parlamentari siciliane, ma ha conservato integro lo stipendio del direttore generale, Lelio Cusimano (confermato nell’incarico), che così sarà l’unico dirigente, seppure esterno dell’Assemblea, a non subire alcuna decurtazione.
I tagli non sono indolori, sia per l’Ars quanto per la Fondazione: per ben otto ore circa i membri del Consiglio di Presidenza si sono confrontati sui tagli e le altre misure. Pare che la discussione, a tratti, sia stata molto vivace, ma alla fine il risultato – una inversione di tendernza rispetto al passato – è stata raggiunta.

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