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La scorta rinuncia all’indennità Il Siulp: “Ma pagare è un obbligo”


Logo blogsicilia.itLo dice il segretario provinciale del Siulp, Giovanni Assenzio: “Pare che gli otto agenti della scorta chiamati all’ufficio della presidenza della Regione siciliana direttamente dal presidente Crocetta abbiano presentato la richiesta di rinuncia all’indennità aggiuntiva di 120 euro al giorno per l’aggregazione all’ufficio scorte della Presidenza della Regione”. E’ l’ultimo passaggio della polemica scoppiata dopo che il presidente della Regione ha chiesto di avere i “suoi” angeli custodi personali in servizio alla presidenza.

Che come spiega ancora Assenzio a BlogSicilia, ha un ufficio composto da “23 agenti di polizia altamente specializzati, alcuni sono anche agenti istruttori. Otto per turno che garantiscono la sicurezza del presidente della Regione e gli altri che garantiscono le eventuali sostituzioni e in generale la sicurezza degli uffici della Presidenza. Un ufficio – continua Assenzio – che era stato incrementato di 12 unità dall’ex governatore Raffaele Lombardo e che adesso si appresta ad un nuovi inserimento di otto persone di servizio provenienti da Messina e Gela. Costi aggiuntivi inutili e poi – continua il segretario provinciale del Siulp, Giovanni Assenzio – mi pare difficile che una simile richiesta possa essere accettata. Quando è l’amministrazione che ti chiama in servizio lontano dal tuo posto di comando, è obbligata a corrispondere le indennità che agli agenti servono, ovviamente, per garantirsi il diritto all’alloggio e al vitto”.
E adesso? “Attendiamo l’evolversi della vicenda – conclude Assenzio – ma in tempi di difficoltà economiche come questi, beh…”

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