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Ars, tagli per 11 milioni Cresce la spesa per i consulenti

Le riduzioni maggiori riguardano i trasferimenti ai gruppi che scendono di oltre 5 milioni. Tagli anche a indennità parlamentari e agli stipendi del personale. Ma ecco un milione in più per gli "esterni" del Consiglio di presidenza e delle Commissioni. Il bilancio per la prima volta è pubblicato e scaricabile.

ardizzone, ars, palazzo dei normanni, Politica
PALERMO - Il bilancio è molto più “snello” degli altri anni. E per la prima volta, è pubblico. Il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone conferma i propositi di rendere il più antico parlamento siciliano un vero e proprio “palazzo di vetro”. Così, ecco i bilanci di Palazzo dei Normanni e della Fondazione Federico II a disposizione dei cittadini.

Cittadini che possono, così, verificare la portata dei tagli prima annunciati, e poi effettivamente apportati dal Consiglio di presidenza. Che è intervenuto in maniera persino più “pesante” rispetto a una prima bozza di bilancio, che stimava i tagli in circa 8 milioni. Tagli che alla fine, invece, ammontano a oltre undici milioni di euro (da circa 175 a 164 milioni di euro). (LEGGI E SCARICA IL DOCUMENTO)


Le riduzioni di spesa più consistenti riguardano i trasferimenti ai gruppi parlamentari che dovranno rinunciare a 5,4 mln rispetto all'anno appena concluso. Il contributo passa così da 12,6 a 7,1 mln. In realtà, di quei dodici milioni circa un milione e mezzo è stato spostato in uno dei capitoli riguardanti le competenze dei deputati. Capitolo che, nonostante questa “aggiunta” viene ridotto ugualmente di 455 mila euro. I tagli più consistenti riguarderanno le “indennità” che scenderanno di circa un milione e mezzo per il 2013. Dimezzata anche la somma per le missioni dei deputati.

Scompare, poi, nel 2013 la somma destinata alle “Indennità per la cessazione del mandato parlamentare”. Una sorta di liquidazione, per la quale l'Ars aveva previsto, nel 2012 una spesa di 800 mila euro. Il capitolo è stato soppresso. E insieme a un altro mezzo milione risparmiato per le pensioni dei deputati (per le quali cambierà il calcolo) porterà a un risparmio complessivo di 1,3 milioni circa per il capitolo riguardante la “previdenza e l'assistenza” degli onorevoli siciliani.

Bella sforbiciata in vista anche per il personale di Palazzo dei Normanni. A lungo considerato, a torto o a ragione, come una categoria di “privilegiati”, e “puntato” anche recentemente dal governatore Crocetta che ha criticato l'ammontare dello stipendio del segretario generale Tomasello.

Il consiglio di presidenza ha tagliato 2,4 milioni di euro. Una somma che scaturisce dalla riduzione di 800 mila euro per gli stipendi del “personale di ruolo”, di quasi un milione per le “indennità di funzione”, di altri 400 mila euro per i rimborsi spese.

Scendono anche le spese riguardanti i cosiddetti Fondi riservati del presidente (circa 370 mila euro), quelli per il Cerimoniale (270 mila euro) e per la comunicazione istituzionale (290 mila euro), oltre a quelle riguardanti i “beni di consumo e servizi vari”: oltre mezzo milione di risparmio ottenuto, tra le altre cose, dalla riduzione delle spese per il noleggio delle auto blu, e soprattutto dalla soppressione del capitolo riguardante il “servizio di sorveglianza, antincendio e sicurezza degli immobili” (300 mila euro). Altra sforbiciata al capitolo “Manutenzione straordinaria degli immobili, interventi di ampliamento e realizzazione di nuovi impianti”: 750 mila euro in meno rispetto al 2012.

Ma tra tanti tagli, ecco anche qualche capitolo di bilancio che nel 2013 “ingrasserà” inaspettatamente: si tratta di quello riguardante le “Collaborazioni esterne per il Consiglio di presidenza e per le commissioni parlamentari”. Per intenderci, consulenze e staff costeranno 965 mila euro in più rispetto al 2012. Ma nelle precedente bozza, la spesa prevista era di 1,3 milioni.

Pubblicato, come detto, anche il bilancio di previsione per il 2013 della Fondazione Federico II. (LEGGI E SCARICA IL DOCUMENTO) Un bilancio dal quale emergono alcuni dati interessanti: intanto, il fatto che i maggiori ricavi derivino dagli incassi al complesso monumentale (1,45 milioni di euro). Una somma che compensa il rapporto tra incassi e ricavi del bookshop (222 mila euro i costi a fronte di 165 mila euro di guadagni) e soprattutto i costi amministrativi che ammontano a quasi un milioni. Tra questi costi, quelli del “costo del lavoro” (450 mila euro), il compenso del direttore della Fondazione (112 mila euro): un ruolo ricoperto, dal dicembre del 2008 dall'ex presidente di Confindustria Palermo Lelio Cusimano.

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