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All’Ars una gara d’appalto last minute


LinksiciliaSaranno pure tempi di vacche magre, ma la ‘mangiatoia’ dell’Ars è sempre  disponibile per chi ha fame. L’anno nuovo, infatti, dalle parti del Palazzo Reale, sede dell’Assemblea regionale siciliana, si apre con una pietanza ricca e gustosa: un piatto da 650mila euro.
A tanto ammonta l’importo di una gara d’appalto bandita, in ‘zona Cesarini’ dal vecchio Consiglio di Presidenza, denominata “Valorizzazione e fruizione del Palazzo Reale di Palermo” e finanziata con fondi del Po Fesr 2007-2013. Il bando, è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea il 20 Novembre scorso, a meno di due settimane dall’insediamento del nuovo Parlamento e del suo Presidente. Una gara d’appalto last minute, ad occhio e croce.

La tempistica, infatti  suscita qualche dubbio. Non sarebbe stato più opportuno aspettare che fossero i nuovi inquilini di Sala d’Ercole a decidere come e se spendere questo fiume di soldi pubblici? Perché tanta fretta?
Non è chiara, inoltre, l’utilità del progetto, l’ennesimo che riguarda Palazzo Reale e che senza una adeguata pianificazione di marketing turistico alle spalle (di cui non c’è traccia) difficilmente raggiungerà gli obiettivi dichiarati.  Nel dettaglio, come leggiamo sul bando che pubblichiamo come allegato in calce all’articolo, si prevede: ”Rilievi topografici speciali con laser scanner del Palazzo e realizzazione del modello 3D – Indagini  geologiche conoscitive in situ ed in laboratorio e fotografie in luce ultravioletta e indagini di  laboratorio – Costituzione di banche dati – acquisizione e catalogazione informazioni storicoartistiche-archivistiche-architettoniche sul Palazzo Reale di Palermo – Realizzazione archivi  multimediali e supporti web per la fruizione del patrimonio informativo (database/archivio/Pagina  Web) e Progettazione e realizzazione di materiali didattici e pannelli esplicativi”.
Tra i requisiti richiesti:  a) fatturato globale d’impresa, realizzato negli ultimi tre esercizi (2009, 2010, 2011), non inferiore  a € 2.000.000,00 (euro duemilioni/00), esclusa IVA, di cui almeno il 30% realizzato su servizi o lavori similari all’oggetto del bando; b) dichiarazioni di due istituti bancari attestanti la solidità finanziaria del concorrente.
E ancora: avere realizzato negli ultimi 5 esercizi 2 servizi di rilievo laser scanner e ricostruzione 3D  di edifici di valore storico culturale per un importo complessivo non inferiore all’importo  posto a base di gara.
La deadline per la presentazione delle offerte è fissata per il 16 Gennaio.  Un ‘dono’ ricevuto in eredità dal nuovo Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, chissà se avrà gradito.
LinkSicilia ha tentato di contattare i responsabili del bando per chedere lumi sulla ratio del progetto e sulla sua tempistica. Ma non erano reperibili.

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