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L'illusione dello stipendio ........!

Sembrava certo, e invece le farraginosità burocratiche costringono i lavoratori forestali a ingoiare un altro boccone amaro: le mensilità di giugno e luglio, che avrebbero dovuto essere pagate a partire dal 5 agosto ed entro Ferragosto, così come era stato, peraltro annunciato, non sono state ancora corrisposte, causando la cocente delusione degli operai, che speravano di poter contare su questi soldi nelle giornate-clou dell'estate.

Il loro malcontento, nel Calatino, è palpabile, anche perché per molti di loro, data la grave crisi economica che preclude o, comunque, riduce in maniera consistente opportunità di salario complementari, il lavoro forestale è l'unica fonte di reddito. Nello specifico, le due mensilità attese spettano ai lavoratori con contratto a tempo determinato. I forestali a tempo indeterminato, invece, non hanno ancora percepito il salario di luglio. Ebbene, come evidenziato anche di recente, nel corso di un incontro fra l'Azienda forestale e i sindacati, entro Ferragosto avrebbero dovuto essere pagate le mensilità di giugno per i lavoratori a tempo determinato e quella di luglio per i loro colleghi a tempo indeterminato. Successivamente, avrebbero dovuto essere corrisposti gli emolumenti di luglio ai forestali a tempo determinato. Stando a quanto riferito da ambienti sindacali, i mandati sono pronti, ma fermi alla tesoreria regionale in attesa di essere sbloccati. Cosa, questa, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Ma, dopo la delusione ferragostana, i lavoratori non intendono più farsi illusioni, preferendo vivere alla giornata in attesa che gli emolumenti si materializzino e, ovviamente, sperando che ciò avvenga il più in fretta possibile.
Ad accrescere le preoccupazioni di lavoratori e sindacati è lo scenario che potrebbe delinearsi a settembre con una, allo stato attuale molto grave, mancanza di fondi che addensa nubi fosche sulle prospettive occupazionali degli addetti al comparto. Flai - Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil continuano, pertanto, nello stato di agitazione proclamato le scorse settimane «per sollecitare lo sblocco dello stato di incertezza e di confusione in cui versa l'intera categoria e per il mancato rispetto degli impegni da parte della Regione siciliana». Il problema, infatti, si pone per il prosieguo dell'attività lavorativa a partire dal mese di settembre, ormai alle porte.
Stando alle risorse sin qui previste, infatti, la possibilità di effettuare giornate in più, rispetto a quelle previste dalle garanzie occupazionali, appare una chimera. Ecco perché, sin da settembre, si annunciano iniziative di mobilitazione che coinvolgeranno anche i forestali del comprensorio calatino. A meno che da Palermo non giungano segnali rassicuranti, oggi non preventivabili considerato il quadro estremamente difficile della situazione.



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