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la Puglia la regione che brucia di più

Incendio Altamura 24 luglio1.850 incendi boschivi dall’inizio dell’anno, 13.630 ettari di superficie andati in fumo. Sono i dati forniti dal Corpo forestale dello Stato, per il periodo tra il primo gennaio e il 14 agosto scorsi. Dati che testimoniano un calo dei roghi del 58 per cento rispetto all’anno scorso.
Il merito della diminuzione va soprattutto alle piogge abbondanti cadute in inverno e in primavera e fino a ridosso della stagione estiva. Infatti, rispetto all’andamento iniziale dei mesi di giugno e luglio, le elevate temperature d’inizio agosto hanno portato ad una repentina impennata di roghi negli ultimi giorni.

Complessivamente, le maggiori criticità si sono riscontrate in Puglia (356), Sardegna (262), Sicilia (242), Campania (183), Piemonte (106) e Calabria (98). La mappa dei roghi identifica dunque la Puglia come la regione più colpita dagli incendi.
Spesso, la causa dei orghi è dolosa, come si vede in queste immagini registrate dal Corpo Forestale ad Isernia, che immortalano il passaggio un’auto bianca, e subito dopo il divampare di un incendio, di cui gli occupanti della successiva auto di passaggio danno l’allarme.
Dall’inizio dell’anno alla vigilia di Ferragosto, i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 83 persone per il reato di incendio boschivo: 81 a piede libero e 2 arrestate. In particolare il personale del Corpo forestale dello Stato ha concentrato i propri sforzi nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia, garantendo un presidio attivo e particolarmente attento nei periodi di pericolosità degli incendi boschivi dal 15 giugno al 30 settembre. Nelle aree più colpite dagli incendi, il Corpo forestale dello Stato ha messo in campo, strumenti tecnologicamente avanzati, in grado di elaborare in tempi celeri una notevole quantità di informazione relative ai roghi. In particolare in Puglia, Basilicata, Campania e Calabria, a partire dal 2010, sono entrati permanentemente in esercizio i 19 mezzi speciali (Centrali Operative Mobili, Comandi Stazione Mobili, Laboratori Mobili) assegnati agli Uffici territoriali della Forestale e realizzati con i fondi europei dell’Obiettivo/1-PON Sicurezza. Oltre 256 unità di personale sono state formate per l’impiego dei mezzi speciali dall’Amministrazione e hanno dato un significativo contributo alla lotta contro gli incendi boschivi nelle quattro regioni sopra citate. I Comandi Regionali hanno provveduto per l’anno 2013, ad assicurare che siano impiegate almeno 2 unità di repertatori e di investigatori per provincia, coordinati dai funzionari appositamente formati nell’ambito di un corso per “Esperto in Investigazioni Antincendi Boschivi”, al fine di aumentare la capacità di coordinamento info-investigativa dei reparti territoriali, dedicati alle attività di repressione del reato d’incendio boschivo.



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