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Operaio forestale ucciso dal padre per un litigio !

Salaparuta. E' un paese di poco meno di 1.800 anime ancora sotto choc, Salaparuta, per l'omicidio che ha funestato la giornata festiva di Ferragosto. Giuseppe Cudia, 71 anni, ex dipendente comunale, persona conosciuta e apprezzata da tanti, al culmine di un litigio avvenuto nella casa di via Venezia, ha ucciso, colpendolo al volto con un colpo di fucile, il figlio Pasquale, di 44 anni, che lavorava saltuarialmente comforestale.

Secondo alcune voci che si rincorrono nel centro belicino, padre e figlio non andavano molto d'accordo, tanto che il 71enne si era trasferito in un'altra abitazione. Ma, a quanto pare, Ferragosto per alcuni familiari poteva essere la giornata buona per la loro riconciliazione. Infatti, sempre secondo quanto raccontato in paese, gli altri figli dell'anziano, che si trovavano a Salaparuta per le vacanze estive, volevano riunire la famiglia a pranzo e così avrebbero convinto l'anziano genitore a raggiungerli, ma una volta in casa la discussione è degenerata al punto che il pensionato ha preso il suo fucile, legalmente detenuto e caricato a pallini e ha fatto fuoco contro il figlio uccidendolo.
Subito dopo il delitto, una volta resosi conto dell'accaduto, Giuseppe Cudia si è costituito dai carabinieri della Stazione e in serata, assistito dal suo legale, ha confessato dinanzi al sostituto procuratore marsalese di turno, Nicola Scalabrini, e ai carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, che conducono le indagini sul delitto guidati dal cap. Fabio Ibba e che sono intervenuti nella casa nella quale si è consumata la tragedia insieme con i colleghi del Reparto operativo del Comando provinciale di Trapani, che hanno effettuato i rilievi scientifici. I militari, inoltre, hanno posto sotto sequestro la doppietta calibro 12 utilizzata per l'assassinio.
Dopo essere stato dichiarato in arresto con l'accusa di omicidio volontario aggravato, per avere commesso il fatto per futili motivi e ai danni di un discendente diretto, Giuseppe Cudia è stato accompagnato dai militari dell'Arma nel carcere San Giuliano, a Trapani, dove sarà sottoposto dal gip a un interrogatorio di garanzia.
La salma della vittima, al termine del sopralluogo dei carabinieri e dell'ispezione cadaverica effettuata dal medico legale che ha accertato che Pasquale Cudia è stato mortalmente colpito all'altezza della guancia destra, è stata invece trasferita all'obitorio del cimitero comunale di Castelvetrano dove ieri pomeriggio si è svolta l'autopsia.
In seguito all'omicidio la madre e la moglie di vittima e omicida, che già aveva dei problemi di salute, si è sentita male ed è stata trasportata all'ospedale «Vittorio Emanuele II» di Castelvetrano.

La Sicilia



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